Pochi giorni fa abbiamo iniziato la nostra nuova rubrica gratuita dedicata ai certificati di investimento (qui trovate il primo certificato che va a comporre il nostro portafoglio).

Oggi analizziamo un secondo certificato, sempre facente parte della famiglia dei cash collect, senza effetto memoria.

Il certificato è il “NASDAQ 100, S&P 500 Cash Collect” e ha ISIN NLBNPIT18W08 con scadenza 17 marzo 2025 e premio trimestrale di 1,25% (5% p.a.). I sottostanti sono chiaramente il Nasdaq100 e l’S&P500, di cui possiamo vedere i grafici rispettivamente sopra e sotto al testo. Nei grafici abbiamo evidenziato le relative barriere a scadenza.

Iniziamo con il commentare il grafico del Nasdaq100: il 22 novembre il Nasdaq ha disegnato un key reversal ribassista ( nuovo massimo accompagnato da una chiusura inferiore alla precedente) sui massimi assoluti e in situazione di ipercomprato (visibile in basso). Si osserva anche una divergenza ribassista (ossia l’RSI che sui massimi del 22 marzo è più basso rispetto al 5 novembre quando i prezzi erano inferiori). Dal massimo giornaliero del 4 gennaio si può tracciare una trendline ribassista che viene toccata per 3 volte. Il 16 marzo al quarto rimbalzo la trendline viene rotta e il Nasdaq risale con forza fino a superare il 29 marzo la resistenza (massimo relativo precedente) a 15200 punti. Gli indici USA sono resilienti per eccellenza e anche questa volta l’hanno dimostrato. Ora il Nasdaq sta entrando in ipercomprato, potrebbe mancare poco prima di una nuova correzione ma ci sono diversi supporti che precedono il livello barriera ed eventuali discese del prezzo del certificato verso la pari potrebbero essere opportunità di incremento della posizione.

L’S&P500 fa leggermente peggio in termini di performance ed è più vicino alla barriera ma l’impostazione tecnica non è peggiore del Nasdaq100, anzi, la rottura del massimo relativo precedente è avvenuta con anche maggiore forza.

A questo link potete scaricare tutti i cash collect di recente emissione.

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