In questo maggio difficile per i mercati finanziari il bisogno di protezione aumenta. Ci sono strumenti, come i certificati, che assolvono allo scopo. Alcuni sono attrattivi più di altri. In cima alla lista degli strumenti da monitorare inseriamo questo certificato “ENI, INTESA SANPAOLO, STMICROELECTRONICS Memory Cash Collect” con ISIN NLBNPIT1AIY4.
Il certificato paga uno 0,95% mensile indipendentemente dall’andamento dei sottostanti per i primi 11 mesi, a seguire il funzionamento replica questa scaletta:
al 12esimo mese se i tre titoli sono > Valore Iniziale il Certificate scade anticipatamente e paga 100,95 €.
Se uno dei tre titoli è < Valore Iniziale il Certificate non scade e paga un premio fisso pari a 0,95 €.
Tra i tre sottostanti il worst of è al momento ENI che dista il 3,12% dallo strike, pur essendo un titolo ancora in forte trend rialzista di medio periodo, come si evince bene dal grafico di copertina che mostra l’andamento delle medie mobili a 50 e 200 periodi e il primo supporto a 12,9 €.
Dal 13esimo al 35esimo mese se i tre titoli sono > valore iniziale il Certificate scade anticipatamente e paga 100,95 € (più gli eventuali premi non pagati precedentemente, effetto memoria).
Se invece i tre titoli sono inferiori al valore iniziale ma pari o superiori alla barriera il Certificate paga un premio di 0,95 € (più gli eventuali premi non pagati precedentemente, effetto memoria)
Se i tre titoli sono inferiori alla barriera il Certificate non scade e si rinvia alla data di valutazione successiva.
Al 36esimo mese il certificato SCADE e paga un premio di 100,95 € (più gli eventuali premi non pagati precedentemente, effetto memoria) se i titoli sono >= barriera mentre il Certificate paga un importo commisurato alla performance peggiore tra i tre titoli, con conseguente perdita parziale o totale del capitale investito, nel caso in cui i prezzi dei sottostanti siano < barriera.
ENI, come dicevamo, è in trend rialzista, ed ha numerosi supporti che la distanziano dalla barriera.
Intesa San Paolo viene invece da un brutto inizio di anno, il trend di breve è ribassista ma il peggio sembrerebbe passato e la distanza dalla barriera, ampiamente sotto ai minimi annuali, pare rassicurante.
Per STM la barriera è posta sotto al minimo di due anni fa e finora, nonostante la crisi del settore tecnologico e dei semiconduttori, ha retto egregiamente con buone prospettive di recupero nella seconda parte dell’anno visti i minimi crescenti da marzo 2022.
Nel complesso quindi il certificato si sta muovendo bene ed è in questi giorni vicino alla pari.
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